Yoga e depressione
In aumento tra i giovani l'uso di psicofarmaci. Fatevi aiutare dallo Yoga!
La
pratica yogica può aiutare l'essere umano in molti aspetti. Le
istituzioni intervengano, per inserire la pratica millenaria nelle
scuole, nei posti di lavoro, affinchè possa sorgere un nuovo mondo. Più
sano, più naturale, nel rispetto di se stessi e dell'universo. La
società del consumo e del mondo frenetico e robotizzato porta con se
delle problematiche enormi. Del resto l’aumento indescrivibile dell’uso
di antidepressivi ecc. deve far altamente riflettere. La notizia arriva
dallo studio Espad condotto dall'Istituto Ifc-Cnr: in Italia è cresciuto
il consumo di psicofarmaci senza prescrizione medica nelle fasce di età
più giovani, in particolare tra le ragazze tra i 15 e 19 anni. Un
fenomeno che la ricercatrice dell'Istituto di Fisiologia Clinica del
Consiglio Nazionle delle Ricerche (Ifc-Cnr), Sabrina Molinaro, definisce
preoccupante. "C'è un pattern di uso completamente differente rispetto
alle altre sostanze, infatti le ragazze consumano più psicofarmaci dei
ragazzi. Chiaramente stiamo parlando di misuso, quindi fuori da percorsi
di trattamento", ha chiarito Molinaro.Per la ricercatrice, si tratta di
"un mercato", che comprende soprattutto "benzodiazepine e ansiolitici",
assunti senza prescrizione medica: "Se li procurano - dice Molinaro
all'Ansa - in parte in casa, in parte attraverso false ricette". Il
fenomeno non riguarda solo il bel Paese. Negli ultimi anni, in tutta
Europa è aumentato il consumo di psicofarmaci nonostante l’alto rischio
di assuefazione a cui sono associati. Una situazione resa ancora più
grave dagli scarsi investimenti nell’assistenza psicologica, che
potrebbe invece costituire una modalità di trattamento più sostenibile.
Secondo l’Oms il 25% della popolazione europea soffre di ansia o
depressione. Sempre più persone in Ue fanno uso di antidepressivi e
ansiolitici e il loro consumo è aumentato in particolare in Spagna,
Italia, Croazia e Slovacchia. A partire dal 2010 c’è stato un boom
nell’uso di antidepressivi, con un parallelo aumento anche nel numero di
persone cui è stato diagnosticato un disturbo ansioso o depressivo. Nel
2017, prima dello scoppio della pandemia, Regno Unito e Portogallo
prescrivevano più di 100 dosi giornaliere di antidepressivi ogni 1.000
abitanti, la quota più alta tra quelle dei paesi europei. Purtroppo sono
ancora pochi gli specialisti, che vanno in profondità per capire il
problema dalla radice e sono altrettanto pochi gli specialisti che
seguendo una concezione olistica consigliano delle valide ed efficaci
alternative salutari come lo Yoga, l’ago puntura, massaggi e le sane ed
antiche arti marziali.
Uno studio da poco pubblicato, condotto dai
ricercatori della Boston University, ci racconta che tre sedute
settimanali di yoga hanno un effetto positivo notevole sui sintomi della
depressione. E che in realtà anche solo due sessioni a settimana
bastano a far sentire dei miglioramenti a chi soffre di depressione
cronica. Un altro recentissimo studio elaborato da Jacinta Brinsley,
esperta di fisiologia dell’esercizio presso la School of Allied Health
and Human Performance della University of South Australia e pubblicato
sul British Journal of Sports Medicine, ha dimostrato che coloro che
praticano lo yoga avvertono una riduzione dei sintomi depressivi molto
superiore a coloro che invece praticano una terapia farmacologica.
Potremmo continuare all'infinito nel ricordare gli studi. Dati
importanti, che ancora una volta sottolineano l'importanza dello Yoga
nella sua dimensione più totale e profonda dell'esistenza.
di Ardas Sadhana Singh (Marco Staffiero)