La Pratica del Gatka

La Pratica del Gatka


“Gatka è un'arte marziale per la difesa e non per l’offesa, che rende una persona senza paura, senza rivali e capace di concentrarsi. Tra tutte le arti marziali, Gatka, la scienza della difesa, è l’arte più potente della forza e dell’energia.”

“La pratica del Gatka stimola settantaduemila nervi e l'intero sistema ghiandolare . È una scienza perfetta. Non solo colui che la pratica diventa molto sano, estremamente fiducioso ma acquisisce anche quella che noi chiamiamo l’Eccellenza. Nei miei sessant’ anni di esperienza non ho trovato nessuna cosa che possa darvi altrettanta forza e presa di questa meravigliosa scienza. E’ un’ arte estremamente soddisfacente.” 

Yogi Bhajan, Healers’s psychologist - 5° giorno - 26 Maggio 1989, Roma

 

Gatka ha vari significati, tra cui Grazia, Armonia, Eleganza. “GAT” significa la grazia, armonia, eleganza, "KA" significa volontà personale, nel senso che io mi impegno per fare qualcosa di armonico rispetto alle mie emozioni, per cui c’è un preciso atto di volontà personale che permette di vivere nella mia grazia e nella mia armonia. Armonia con cosa? Con la situazione in cui mi imbatto, con il contesto in cui viviamo, con tutto ciò che ci circonda. Come posso raggiungere quest’armonia praticando Gatka?

 

Gatka si basa sulla ripetizione di movimenti continui, a loro volta basati sul movimento infinito dell’8 (∞). Attraverso i movimenti con le armi “disegno” continuamente un 8.

L’8 è il numero cosiddetto infinito perché può essere disegnato o scritto partendo da un qualsiasi punto e il movimento che ne deriva è continuo, senza interruzioni o cambi di direzione. Ciò significa che non interrompendo mai il movimento, posso acquistare sempre più velocità e consumare sempre meno energia, proprio perché non ci sono cambi bruschi di direzione.

Stare in un movimento infinito permette quindi di arrivare ad un punto, il centro dell’8, in cui trovo un equilibrio, che mi permette di stare nel flusso delle cose che vivo, che accadono intorno a me, e vederle per quel che realmente sono, senza attaccamento, senza paura di perdermi, perché vengo sostenuto da un movimento fluido, che non si interrompe mai. Insomma divento sempre più presente a me stesso, vigile, sviluppo l’intuito che mi permette di scegliere le cose giuste al momento giusto. Riesco quindi a vivere in perfetta armonia con ciò che sono e con quello che esprimo all’esterno, mi sento in armonia con la vita!

 

Per cui Gatka porta innumerevoli benefici a vari livelli:

Tutti i movimenti del Gatka, seguendo il flusso dell’ 8, sono dolci, fluidi, senza interruzioni o cambi di direzione bruschi; per cui può essere praticata fino in tarda età, senza compromettere lo stato fisico della persona che pratica.

Questo continuo “girare” porta alla peculiarità del Gatka, che lo fa distinguere da tutte le altre arti marziali: ottengo un grande senso dell’equilibrio, di proiezione ed espansione della mia aura, scientificamente definita campo elettromagnetico. Secondo la fisica quantistica esiste un qualcosa che va oltre quello che noi percepiamo con i nostri occhi; ciò rappresenta una continuazione di noi stessi, “un’altra parte di noi” che ci collega in qualche modo alle cose che vediamo e percepiamo. Eseguendo movimenti continui ed ininterrotti permetto un riequilibrio degli emisferi cerebrali, aumentando il mio campo elettromagnetico, espandendolo fino al punto in cui mi accorgo di sentirmi in perfetto equilibrio, ovvero più stabile, attento, aperto a ciò che ho intorno.

Una persona più equilibrata è indubbiamente più protetta dalle avversità, perché si sente più in grado di accettare ciò che accade, senza essere reattiva ai cambiamenti, alle negatività e alle diversità.

Per cui si è più presenti a sé stessi, si guarda alle cose della vita con curiosità, c’è più spazio di tolleranza, e raggiungo finalmente una maggiore consapevolezza di me stesso e una maggiore autostima.

Per spazio di tolleranza si intende riuscire ad avere quella “distanza di sicurezza” che mi permette di stare nel flusso delle cose, senza esserne travolto o soccombere nelle situazioni.

Tutto parte dall’ espansione personale: i movimenti infiniti che si ripetono nel Gatka mi permettono di aumentare il campo elettromagnetico, ovvero aumenta la sensazione di sentirmi “comodo” nel mio spazio vitale. Mi sento a mio agio, più rilassato nei confronti della vita che scorre e sono in grado di essere più tollerante. La tolleranza è intesa come distanza di sicurezza dai pericoli: riesco a capire da prima fin dove posso arrivare in una situazione, capirne la parte profonda e osservare al di là del semplice vedere le cose; il tutto senza rischi, senza farmi del male!

Riesco a raggiungere la mia massima ampiezza, ovvero la mia autostima massima, essendo consapevole dei miei confini, dei miei limiti e dei miei pregi.

Gatka è essenzialmente questo: una sensazione di ampiezza massima in cui accetto, tollero ciò che mi accade e affronto la vita per come mi si pone, senza giudizi e sovrastrutture inutili evitando di fare del male a me stesso e a chi mi circonda!


“Si è visto che il 99% delle persone a cui viene impartita una formazione di arti marziali, acquisiscono una grande sicurezza in sé stessi e dimostrano di essere persone migliori. Perché quando conosci l'arte marziale sai che puoi difenderti, sai di essere forte, conosci la tua forza, sai di poter avere te stesso. L’arte marziale crea autostima e sicurezza di sé. Questa è l'arte, l'arte marziale, se qualcuno ti attacca sai come difenderti e come deviare l'energia contro di te.”  Yogi Bhajan, 26 Novembre 1990, Hamburg, Germany

 

Per cui il combattimento nel Gatka è una metafora della vita: durante una battaglia non basta solo la forza fisica per affrontare un avversario, quindi affrontare un qualsiasi evento, ma ci si deve preparare all’imprevisto, affrontando le cose con animo sereno, tranquillo, combattendo senza attaccamento, in equilibrio tra vita e morte, felicità e paura, senza alcuna aspettativa di vittoria o sconfitta, accettando tutto ciò che accade intorno a noi.

Il combattimento ci permette di vedere sia i nostri limiti che i nostri talenti, conoscerli a fondo, per fare esperienza di noi stessi, mettendoci continuamente alla prova e per superare i nostri limiti e le nostre paure, per vivere una vita con le 4P: Piena, Pura, Prospera e Profonda!

Inoltre nel Gatka qualsiasi strumento può essere considerato un’arma; per cui possiamo vincere le sfide, il “combattimento”, usando ciò che abbiamo a disposizione al momento:

Ciò ci permette e ci “impone” di vivere nel momento presente, essere presenti a noi stessi, altrimenti ci faremo del male, e di imparare a vedere tutto ciò che accade come un’opportunità di crescita e non un’avversità.

Gatka ci fornisce quindi degli strumenti per affrontare la vita di tutti i giorni in maniera pratica e pragmatica!

 

“Il mio insegnante mi aveva dato le istruzioni. Mi aveva detto: "In ogni combattimento, ci sono sempre tre scelte: Puoi inchinarti e andartene. Puoi combattere con equità e riservatezza, oppure combattere ferocemente per la vittoria.” Yogi Bhajan, 4 Maggio 1994, Espanola , New Mexico

 

Qual è quindi la vittoria nel combattimento della vita? Come possiamo raggiungerla nella realtà?

La vera vittoria sta nel vivere quotidianamente con equità e neutralità.

“La pratica del Gatka tra i molti benefici, vi conferisce due poteri: non avrete paura di nessuno inclusi voi stessi, e non prenderete mai un arma in mano per vendetta o distruzione ma solo per difendere coloro che sono senza difesa. Questo è il più alto stadio dell’umanità.” Yogi Bhajan, Healers’s psychologist – 5° giorno – 26 Maggio 1989, Roma  

 

Non aver paura di noi stessi e degli altri vuol dire anzitutto riconoscere le mie paure e quelle dell’avversario, che rappresenta nella vita le situazioni che devo affrontare. Scontrarsi con un avversario significa confrontarsi con l’altro-da-sé, mettersi alla prova, accettarsi per come si è e non aver paura di sentirsi giudicati.

L’Equità vuol dire vivere senza rabbia e rancore, senza vendetta o prevaricazione verso gli altri.

Neutralità significa agire nella maniera più opportuna che una situazione richiede, essendo presenti a sé stessi, portando attenzione ed ascolto a tutto ciò che mi circonda in quel momento.

Ciò che Gatka ci insegna attraverso l’Equità e la Neutralità, è di vivere con un atteggiamento mentale di apertura e accoglienza dell’altro.

 

Gatka, inoltre, così come insegnato dall’ International Gatka Academy, mi permette di sviluppare una comunicazione efficace.

Durante un combattimento, quando attacco è come se io stessi parlando, per cui devo essere chiaro, in modo da riuscire a farmi ascoltare dal mio interlocutore/avversario.

Quando quest’ultimo attacca, cioè parla, io difendo. Difendere bene significa accettare tutto quello che ricevo: non riattacco immediatamente, ma mi difendo, ovvero ascolto l’altro in maniera profonda.

Nel mondo reale difendersi bene vuol dire essere in grado di ascoltare, attaccare bene vuol dire essere chiari, diretti, riuscire a farsi ascoltare dall’altro. Il tutto con neutralità ed equità!

 

La SPADA rappresenta questa forma di comunicazione efficace ed essa è il simbolo del Gatka.