Antico Rito Sciamanico, Tantrico, Violento e Compassionevole: questa è la definizione esatta e completa della “Terapia della Spada”, una pratica di guarigione le cui radici risalgono alla tradizione tantrica (Yogi Bhajan, infatti, nel trasmettere le discipline del Kundalini Yoga e del Gatka in Occidente, si è avvalso anche di molti elementi propri di tale tradizione).
I Sikh lo utilizzarono nelle battaglie che duravano a lungo, nelle soste notturne in cui mentre venivano curati i feriti e ci si riposava, alcuni guerrieri-sciamani, al suono di mantra e raga, passavano per il campo e visualizzando agglomerati di paure le eliminavano con la spada ruotata incessantemente. Questo permetteva un riposo e una guarigione più rapida, avendo liberato attraverso il Rito, carichi di stress che altrimenti avrebbero pesato a livello subconscio sui guerrieri che da li a breve avrebbero ricominciato a combattere.
Attualmente la Terapia della Spada viene praticata su singoli per individuare ed eliminare quelli che sono definiti come “nidi di vipere” insistenti nell’Aura. Questo rito è finalizzato a “pulire” l’aura di colui che vi si sottopone, sintonizzandola su frequenze nuove rispetto a quelle delle esperienze passate. Il 7° corpo – altro nome dell’Aura – ha la funzione di proteggerci e di connettere il nostro sé finito al nostro sé infinito.
Con la Terapia della Spada i nodi si sciolgono e le energie hanno una possibilità per tornare a fluire liberamente, lasciando che l’aura svolga in armonia il suo lavoro.
La Terapia della Spada non è uno spettacolo cui assistere, ma un rito cui partecipare attivamente. Con presenza mentale e spirituale e con l’atteggiamento impavido e positivo del guerriero spirituale, si può godere dei benefici che scaturiscono dallo spazio sacro.
A praticare la Terapia della Spada, avvalendosi del Gatka, l’arte della spada indiana, è Guru Shabad Singh Khalsa De Santis. Yogi Bhajan ha personalmente introdotto Guru Shabad De Santis a questa antica pratica profetizzando che “un giorno avrebbe curato solo toccando con la sua spada”.
A riguardo volle da lui due spade, che attualmente sono conservate nel tesoro del Sikh Dharma ad Española (New Mexico), dicendo che una era per Guru Shabad e l’altra per lui, in modo che durante la Terapia della Spada, avrebbero sempre operato insieme.